Può capitare di doverci imbattere in siti che mostrano un certificato self-signed e quindi non verificato da un autorità. Solitamente è una pessima mossa aggiungere certificati sconosciuti nella radice dei certificati trustati. Tuttavia se il servizio che espone questo certificato è di nostra "giurisdizione" possiamo anche fare uno strappo alla regola. Sempre meglio avere una connessione https con certificato self-signed che viaggiare su una connessione non protetta. =) Possiamo reperire il certificato semplicemente dando un comando OpenSSL. I binari per Windows sono disponibili a questo indirizzo, mentre su ambienti Linux è quasi onnipresente. Se avete delle installazioni di OpenVPN il comando openssl.exe sarà già disponibile. Su una macchina Linux potete usare questo comando: openssl s_client -showcerts -connect server.it:443 </dev/null 2>/dev/null | openssl x509 -outform PEM>mycert.pem Su una macchina Windows invece possiamo usare: openssl s_client -connect server.it:443 > mycert.pem Una volta ottenuto il file ci basterà editarlo con un qualsiasi editor di testo e lasciare solo la parte compresa tra BEGIN CERTIFICATE e END CERTIFICATE. Ora importiamo questo file nel gestore dei certificati di Windows (Win + R -> certmgr.msc) sotto autorità di certificazione radice attendibili. Mi raccomando state attenti a fare questa operazione, non è il massimo importare certificato a …
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Se avete bisogno di bloccare sul firewall di Windows molteplici file .exe e non volete ripetere più e più volte la procedura per ogni singolo eseguibile questo semplice script batch farà al caso vostro. Salvate lo script sottostante con estensione .bat. Posizionatelo nella cartella che contiene l'elenco dei file .exe da bloccare e richiamatelo tramite prompt dei comandi (Win + R -> cmd) in questo modo: add-fw-rules.bat "rule-name" @echo off REM BATCH FILE CREATED BY CHARLES DE HAVILLAND 20/02/2012 cls If "%1"=="" GOTO :norulename SET RULENAME=%1 ECHO Create in/out firewall rules for all *.exe files with the rulename of "%RULENAME%" ? ECHO. ECHO. pause Echo. FOR /r %%G in ("*.exe") Do (@echo %%G NETSH advfirewall firewall add rule name="%RULENAME%-%%~nxG" dir=in program="%%G" action="block" enable="yes") FOR /r %%G in ("*.exe") Do (@echo %%G NETSH advfirewall firewall add rule name="%RULENAME%-%%~nxG" dir=out program="%%G" action="block" enable="yes") Echo. Echo done. Echo. GOTO :Finish :norulename Echo Error! - You did not specify a Rulename type - Addfwrs "Rulename" Echo. :Finish Echo Batch ended... …
Seppure non sia un fan, la stampa resta una delle operazioni più comuni. Capita però che installando una nuova stampante i driver di quella precedente restino installati nel sistema. Windows mette a disposizione un'ottima utility per la gestione delle stampanti e relativi driver. Per accedervi basta digitare printmanagement.msc da Esegui (Win + R). Nella sezione "Tutti i driver" è disponibile l'elenco di tutti i driver installati nel sistema. Ci basterà selezionare il driver che vogliamo "killare" e selezionare "Rimuovi pacchetto driver...", au revoir. 😉 …
Pochi giorni fa mi sono imbattuto in un cliente con una HP LaserJet 1010, una stampante laser antica! HP non ha rilasciato aggiornamenti software per Windows 7, né x86 né x64. Fortunatamente Microsoft ci ha messo lo zampito, e seppur vetusta questa stampante può funzionare tranquillamente anche su un sistema operativo moderno. La soluzione a questo problema l'ho scovata in questo post. Semplicemente andiamo a questa pagina con Internet Explorer (è l'unico supportato), non è altro che il catalogo online degli aggiornamenti di Windows. Nei primi tre risultati troveremo i driver per varie architetture: IA64, x86 e x64. Scaricate quelli che fanno al caso vostro e procedete con l'installazione manuale dei driver! Ad operazione effettuata potrete utilizzare la stampante senza nessun problema. Questi driver dovrebbero funzionare anche con versioni successive di Windows 7: tipo Windows 8 e 8.1 e relative versione Windows Server. 😉 …
Generalmente i file thumbs.db sono marcati come file nascosti e non sono visibili se Explorer non è configurato per mostrare questo tipo di file. Sostanzialmente questi file contengono le thumbnail (anteprime) dei file contenuti nella cartella in cui si trovano. Questo fa si che il sistema non debba ricalcolare tutte le anteprime ogni volta che rientriamo in una determinato cartella, ad esempio una che contiene foto. Tuttavia quando si utilizzano delle share di rete la cosa può causare dei problemi. La cancellazione di una sottocartella di una share di rete può risultare impossibile proprio a causa di uno di questi file. Le opzioni a questo punto sono tre ((O almeno queste sono quelle che personalmente conosco)). La prima: si fa fare il lavoro sporco al fileserver (che può essere un NAS o un altro tipo di server). In questo caso il fileserver se ne sbatte altamente se il file thumbs.db è utilizzato da Esplora risorsa di un client e lo cancella. Seconda strada. Disattivare l'oplock sul fileserver. Questo però può causare problemi collaterali. File in un uso da altri utenti possono essere cancellati. La cosa non è proprio il massimo. Immaginatevi un utente che sta lavorando ad su un file …
Qualche giorno fa ho scritto un post su come utilizzare robocopy per mantenere il timestamp originale sui file copiati. Ora vediamo come fare per cambiare il timestamp tramite menù contestuale di Windows. Il più nerd potrà dire che questa operazione è possibile farla tramite PowerShell, VBScript o tramite il semplice prompt dei comandi. Tuttavia cambiare il timestamp di decine e decine di cartelle che non soddisfano nessun pattern può rendere la cosa abbastanza lunga ed estenuante. Molto più semplice selezionare le cartelle con mouse (o tastiera), tasto destro e "cambia attributi". Il tutto è ottenibile con Attribute Changer. Il software è gratuito e completo. Una volta impostato il timestamp che vogliamo assegnare ad un file o una cartella basterà dare ok e il programma eseguirà le opportune operazioni. Decisamente più comodo che mettersi a smanettare sulla riga di comando. 🙂 …
Lo giuro ogni volta la stessa storia! Ogni qualvolta ho bisogno di risalire ai path dei file del registro di Windows la memoria fa cilecca. Meglio scriverli qua. 😀 Il registro di sistema di Windows ha la capacità di caricare file di registro di residenti su un disco secondario. L'operazione può essere fatta manualmente tramite il registro (Win + R -> regedit.exe) oppure tramite alcune utility, una di questa è LoadHive. I file che fisicamente contengono il registro di sistema risiedono sull'hard disk e si trovano rispettivamente a questi path: HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SECURITY C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM C:\Windows\System32\config HKEY_LOCAL_MACHINE\SAM C:\Windows\System32\config HKEY_CURRENT_USER C:\Users\<nome-utente> (nel caso di Win XP: C:\Document and Settings\<nome-utente>) Almeno ora se me li dimentico so dove trovarli. 😉 …
Oltre ad effettuare i passaggi descritti in questo post, potrebbe essere utile impostare il client in modo che non disconnetta automaticamente l'unità di rete dopo un certo periodo di inattività. Per fare questo basta aprire un promt (Win+R -> cmd) e dare il seguente comando: net config server /autodisconnect:-1 …
Con l'arrivo di Windows 8 sono cambiare parecchio cose, tra questa c'è anche la scomparsa del Microsoft COA (Certificate of Authenticity). La famosa etichetta che riporta la versione di Windows installata e il relativo product key. Tornava veramente utile nel caso di reinstallazione del sistema operativo. Con Windows 8 e 8.1 tutti gli OEM applicheranno una etichetta con scritto semplicemente Win 8 o Win 8 Pro a seconda dell'edizione di Windows installata. Come facciamo quindi a recuperare il codice nel caso dovessimo formattare il disco? Se il sistema operativo è ancora accessibile è possibile recuperare il codice tramite Nirsoft ProdutKey. Una volta "scovato" il product key basterà salvarlo, o scriverlo da qualche parte e usarlo nella successiva reinstallazione e attivazione di Windows. Ma nel caso il sistema operativo non fosse disponibile? Ad esempio a causa di un malware o rottura del disco? Il product key non è scritto da nessuna parte e non abbiamo a disposizione neanche la possibilità di recuperarlo. La realtà è che gli OEM equipaggiano il product key nel BIOS del sistema, o meglio nella UEFI. Possiamo quindi recuperarlo utilizzando un adeguato software. Per fare questo però dobbiamo installare prima Windows utilizzando uno dei tanti product key …
Non riesco a capire perchè una funzione così basilare debba diventare completamente al di fuori delle competenze di un comune mortale. Eliminare un profilo wireless mi sembra un'operazione abbastanza basilare, per ovvi motivi di sicurezza. L'interfaccia metro in Windows 8/8.1 sta causando un FOTTIO di problemi. Opzioni che spariscono dall'interfaccia desktop e che poi non troviamo nella Metro. -.- Quest'operazione non è la stessa descritta qua. Questo post riguarda la cancellazione un profilo rete wireless e non di un profilo di rete cablata. Lo script è il seguente, molto semplice. Basta copiare il tutto su un file di testo e dargli estensione .bat ed eseguirlo. Vengono mostrati tutti i profili di rete presenti sul PC, per cancellarne uno in particolare basta inserire il nome del SSID e premere enter. @ECHO OFF :: show all wireless profiles netsh wlan show profiles SET /P profile-name=Please enter the wireless profile name: IF "%profile-name%"=="" GOTO Error netsh wlan delete profile name="%profile-name%" :: wait for keypress set /p DUMMY=Hit ENTER to continue... GOTO End :Error ECHO You did not enter a valid profile name! Bye bye!! :End P.S. La cosa funziona anche su Windows 7. L'unica differenza è che su Seven l'operazione poteva essere portata …