Dato che non siamo negli anni 90 e scaricare 1KB al giorno d'oggi non costa poi così tanto mi sembra davvero inutile avere GB e GB di cache su disco. Peggio ancora se abbiamo un SSD. Non è il massimo scrivere migliaia di file da pochi KB in maniera continuativa mentre usiamo il browser. Ecco quindi che sarebbe meglio impostare un limite massimo per lo spazio occupato dalle cache, e in secondo luogo spostare la cartella che contiene le cache su un altro disco, magari un disco tradizionale. Ho notato che in molti usano delle giunzioni NTFS per spostare le cache su un altro disco, la mia domanda è: perchè?! Perchè andare a creare link simbolici quando si può semplicemente far partire Chrome con il parametro --disk-cache-dir (questo e altro a in questo post). Vi basterà quindi modificare il collegamento di Chrome in questo modo: "C:\Program Files (x86)\Google\Chrome\Application\chrome.exe" --disk-cache-size=1073741824 --disk-cache-dir="D:\temp\Chrome" Dove il primo parametro imposta la dimensione massima della cache a 1GB e il secondo dice di utilizzare la cartella Chrome in D:\temp. Ecco qua... 😉 …
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Ecco qui un vasto e sempre aggiornato elenco di parametri di avvio da usare come argomento all'eseguibile Chrome.exe. Essendo parametri per Chromium dovrebbero funzionare su tutti i suoi derivati. Su Chrome funzionano perfettamente, ma dovrebbero anche andare su Opera Next. 😉 Guys... customize! 😉 …
Da amante delle shortcuts non posso non apprezzare "Win + E" che automaticamente apre Windows Explorer. L'unica cosa che non mi piace moltissimo è il path di default che viene presentato all'apertura di explorer. Infatti ci ritroveremo nella cartella virtuale "Librerie". Risolvere questo inconveniente è molto semplice e basta seguire questa semplicissima guida. 😉 Io personalmente ho impostato l'apertura di Windows Explorer su la schermata computer. …
Oggi mi sono imbattuto in questo problema: un file PDF contente un mix di caratteri e immagini viene visualizzato correttamente in preview ma durante la fase di stampa spuntano fuori caratteri sfasati o completamente senza senso. Alcune volte il problema non si presenta, altre volte invece l'intera pagina viene stampata in modo errato, addirittura in certi casi metà pagina viene stampata correttamente e l'altra metà no. Questo con Windows XP SP3 e Adobe Reader XI (con l'ultimo aggiornamento, al momento in cui scrivo, disponibile). Il problema, almeno nel mio caso, è stato risolto impostando Adobe Reader in modo che invii alla stampante il file come immagine e non come una sequenza di caratteri ASCII e immagini via driver PCL. Per fare questo apriamo il file da stampare e premiamo sull'icona Stampa, a questo punto accanto all'elenco delle stampanti disponibili troviamo il pulsante Avanzate, premiamolo e nella finestra che compare mettiamo la spunta su "Stampa come immagine". Fatto questo le impostazioni sovrastanti dovrebbero scurirsi e disabilitarsi. Le impostazioni restano memorizzate, non è quindi necessario reimpostare il tutto con ogni file da stampare. Ora la vostra stampante dovrebbe stampare in modo corretto. 😉 …
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un PC Windows 7 in cui all'avvio di IE10 si presentava un errore di ieframe.dll. Subito dopo il browser crashava e non c'era modo di avviarlo. Andando a leggere il registro degli eventi ho scoperto che l'errore è dovuto precisamente a questa dll: nvumdshim.dll. I primi due caratteri fanno pensare immediatamente a qualcosa relativo ad Nvidia, ed infatti sul PC era presente una GPU Nvidia con Optimus. Il problema risiede proprio in quest'ultimo. Per risolvere il problema è necessario dire ai driver che IE10 deve essere avviato con la grafica integrata nella CPU e non quella dedicata. Per fare questo basta aprire il pannello di controllo dei driver Nvidia -> Gestisci le impostazioni 3D -> Impostazioni programma (tab). Dall'elenco troviamo Internet Explorer 10 e impostiamo grafica integrata. Fatto questo IE tornerà a funzionare. 😉 …
Per quanto possa apprezzare l'innovazione introdotta dalla Windows 8 UI ho già ribadito più e più volte che non sono un suo grande fan. Questo è dato prevalentemente dal fatto che il 100% delle applicazioni che uso sono di tipo desktop. Avendo a disposizione una postazione multi-monitor mi sono imbattuto nella invisible barrier, una specie di barriera di 6 pixel che separa i due monitor. Questo impedisce il movimento fluido del mouse da un monitor all'altro. Per fare una prova basta prendere il cursore e posizionarlo vicino all'angolo in alto a destra del primo monitor, passando al monitor affianco potrete notare che il cursore si blocca. Questo è dovuto alla presenza della charm bar. Infatti sarebbe veramente difficile aprire tale barra se non ci fosse questa specie di barriera che impedisca al mouse di andare sul secondo monitor. Sfortunatamente la charm bar non è attiva nel mio sistema e quindi il problema non si pone. Per disattivare questo "muro invisibile" vi basterà aprire il registro di sistema (Win + R -> regedit) e andare al path: HKEY_CURRENT_USER/Control Pannel/Desktop Cercate la chiave "MouseCornerClipLength" e settatela al valore 0. Se volete tornare ai valori di default vi basterà rimetterla al valore 6. …
VPNGate è un bel progetto che mette a disposizione diversi server VPN sparsi in tutto il mondo in modo completamente gratuito e fruibili tramite diverse modalità d'accesso. Possiamo infatti collegarci ad un server tramite Softether VPN, OpenVPN, L2TP/IPsec o tramite SSTP. Ne abbiamo quindi di scelte. 😉 Gli host sono tanti e mettono a disposizione una banda del tutto accettabile. VPNGate vi permette quindi di navigare in modo anonimo in modo veloce. Badate che non ho detto in modo sicuro. 😀 Il traffico è ovviamente criptato tra me e il server, e quindi lo sniffing dei pacchetti o un attacco man in the middle non avrebbero nessun effetto, però non ho nessuna garanzia del fatto che il server faccio il bravo bambino ((teniamo presente che gli host sono mantenuto da volontari e non da aziende certificate aventi contratti che garantiscono la privacy dei loro clienti)) e tenga traccia delle mie richieste. Se il vostro focus principale è la sicurezza (ad esempio siete su una rete pubblica) il consiglio che vi do è di realizzarvi voi una VPN privata con il vostro router di casa se non avete a disposizione una VPS o dei server dedicati. Questo non vi garantirà l'anonimato, …
Cos'è un alias? Quando si parla di alias nel campo della posta elettronica si intende un indirizzo di posta alternativo che recapita i messaggi nella casella di posta principale. Facciamo un piccolo esempio: Account di posta principale: [email protected] Alias mail: [email protected], [email protected], [email protected] Un'email inviata a [email protected] verrà automaticamente recapita nella casella [email protected]. La stessa cosa con gli alias, girlfriend e rompiscatole. A questo punto voi vi chiederete il motivo di tutto ciò, alla fine della fiera la mail arriva sempre e comunque nella casella master. Ci sono però dei vantaggi. Intanto non diamo mai al mittente il nostro vero indirizzo di posta, e vi ricordo che quello non lo si può cambiare tanto facilmente. Gli alias invece si possono creare ed eliminare a piacimento. Oltre a questo impostando degli opportuni filtri possiamo far in modo che la posta in arrivo su un determinato alias venga cancellata automaticamente (spam ad esempio) o finisca in una cartella particolare. Perchè dare il nostro VERO indirizzo mail quando si compila un form di registrazioni, che automaticamente ci spammerà mille messaggi al giorno. Google Apps for Business mette a disposizione questa funzionalità, chiamata nicknames. Google Mail (per gli amici Gmail) invece la mette a …
Quando realizzo delle LAN di tipo business mi piace nascondere il/o i server, in modo che non risulti presente nell'elenco dei PC disponibili in Risorse di rete. Ovviamente il server c'è e se si richiama tramite il suo indirizzo IP o il suo UNC si potrà accedervi tranquillamente. Con questo piccolo accorgimento otteniamo due cose. In primis gli utenti non potranno accidentalmente entrarvi (e nella stra-grande maggioranza dei casi non sapranno nemmeno che esiste). In secondo luogo invece riduciamo di un po' il traffico di rete. Per ottenere questo risultato potete intraprendere due strade: tramite registro di configurazione di Windows o tramite prompt dei comandi. Io solitamente utilizzo quest'ultima, è sempre piacevole dialogare con un prompt 😀 Utilizzando il comando NET CONFIG SERVER Aprite un prompt con diritti amministrativi (Win + R -> cmd) e scrivete: net config server /hidden:yes Se volete riattivare la visualizzazione nel catalogo dei PC in rete vi basterà scrivere lo stesso comando con "no" al posto di "yes". Utilizzando il registro di sistema Aprite il registro (Win + R -> regedit) e andate al path: HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\LanmanServer\Parameters Ora create una nuova chiave e chiamatela "Hidden" (con la H maiuscola) all'interno piazzateci una DWORD con valore 1. …
Se siete dei veri guru dell'IT, la console sarà sicuramente il vostro pane quotidiano e probabilmente avrete notato che l'onnipresente cmd non è ridimensionabile, se non solo in altezza. Questo è parecchio scomodo quando vengono lanciati comandi che generano in output stringhe molto lunghe (ad esempio un list dei processi attivi) che dovranno necessariamente essere spezzate, andando a capo; compromettendo magari la leggibilità. Una soluzione è certamente trovare una console alternativa a cmd. Scrissi qualcosa in merito molto molto molto molto tempo fa. 😉 Tuttavia è possibile utilizzando il comando mode ridimensionale la canonica finestra. Dalla console diamo il comando: mode con:cols=x lines=y Dove x indica il numero di colonne e y quello di linee. Possiamo fare questo automaticamente creando una shortcut che punta a cmd.exe e con questi parametri: cmd /k mode con:cols=x lines=y X e Y sono numeri a vostra discrezione, impostate quelli che più vi aggradano secondo i vostri gusti e la configurazione del monitor. …