Solitamente non leggo riviste cartacee riguardanti il settore dell'IT, preferisco di gran lunga leggere le novità più salienti giorno per giorno. Nonostante questo due giorni fa mi è capito per le mani PC Professionale di questo mese, sfogliandolo velocemente ho buttato l'occhio su un articolo riguardante Kerio Operator. Un PBX, sfortunatamente a pagamento ( come tutti i software più interessanti realizzati da Kerio), basato su Astrisk e con un'ottima interfaccia web. Completa e semplice. Molti sapranno che Asterisk è un PBX superbo però è parecchio macchinoso. E nonostante la maggior parte delle appliance che lo sfruttino cerchino di facilitare il compito restano sempre dei prodotti per utenti con una certa esperienza. Uno dei PBX più semplici che abbia mai usato è Askozia, disponibile nella versione Diet free e poi a pagamento. Ad ogni modo questo articolo è stato solo la scintilla, perchè andando a guardare il sito di Kerio ho trovato altre cose interessanti. Questa software house ha quattro prodotti di punta. Operator, Control, Workspace, Connect, Il primo come detto in precedenza non è altro che un PBX con un interfaccia veramente semplice. Il secondo è una appliance che funge da firewall software, molto utilizzata e che se …
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Ok, questa è una delle rarissime volte in cui consiglio un software made in Italy. Però questo Uranium Backup è veramente fatto bene, ed ha tutte le carte in regola. Il programma mi è stato consigliato da un utente del blog, che giustamente mi faceva notare che utilizzare Veeam per backupare un paio di macchine virtuali è davvero un overkill. Uranium lo può fare tranquillamente e gravando sicuramete meno sul nostro portafoglio o su quello del cliente. In più oltre ad una soluzione di backup per macchine virtuali vi potrete a casa molto altro. A differenza di altre software house che sbattano sul loro sito immagini, grafici e stringendo le specifiche al minimo, la Nanosystem (l'azienda che sviluppa UraniumBackup) inserisce un interminabile e dettagliatissimo elenco di tutte le features presenti nel programma. In più si sono presi la briga di realizzare diverse versioni dello stesso prodotto, ognuna con target diverso. In tal modo il prodotto va in contro alle esigenze dei clienti, così come il costo. Esiste tuttavia la versione Gold che comprende tutte le funzionalità. In questa settimana lo ho testato, sfruttando solo le funzioni basi. Dato che nella maggioranza dei casi l'utente sono queste che vengono maggiormente utilizzate. …
Oggi ha causa di alcuni problemi alla scheda video ho dovuto disattivare tutti i programmi che partivano all'avvvio, compreso il tanto amato Avast! Al riavvio successivo però il sistema non mi consentiva più di reinpostarlo. Niente paura. Basta andare in "Programmi e funzionalità" selezionare avast! Antivirus e poi premere disinstallata. Alla schermata successiva premiamo su "Ripara" e tutto tornerà al prorpio posto. …
Post molto veloce in cui spiego come limitare le cache di Google Chrome fissando un limite massimo. La cosa è più banale di quanto sembri. Aprite il menù Start e trovate il collegamento a Google Chrome. Premeteci sopra con il destro e andate in proprietà. Ora nella text box "Destinazione: " aggiungete questa stringa alla fine. Non modificate nulla, aggiungete semplicemente in cosa quello che segue: --disk-cache-size=104857600 Il numero esprime il limite massimo in bytes di dati che Chrome può cachare. Ecco fatto. Ora potete prendere il collegamento e "pinnarlo" nella barra delle applicazioni. …
Io di natura sono molto sensibile al tema aggiornamenti. Anche se molti applicano la filosofia "finché va io non tocco niente" io preferisco rischiare ed avere un prodotto up to date. Le patch dell'hypervisor di VMware solitamente servono per correggere problemi relativi alla sicurezza e aggiornare i driver. Su larga scala gli aggiornamenti vengono distribuiti dall'ottimo Update Manager che si occupa praticamente di tutto. Nel caso però di un piccolo laboratorio di test dove si hanno a disposizione uno o due host si fa prima ad effettuare l'aggiornamento a mano. Per prima cosa scaricate l'ultima patch dal portale di download di VMware. Non estraete l'archivio, limitatevi semplicemente a spostarlo in un datastore. Io carico tutte le patch in una cartella patches situata nel datastore01. Potete effettuare il trasferimento tramite vSphere Client, questo vi eviterà di installare programmi di terze parti. Terminata questa fase dovrete assicurarvi di avere il servizio SSH attivo. Tale servizio può essere attivato direttamente dalla macchina su cui è installato ESXi (se è presente un monitor o tramite IPMI) o via vSphere Client. Ora dovremmo obbligatoriamente mandare l'ESXi in Maintenance Mode. A questo punto possiamo passare alla fase finale. Fire up PuTTY (o qualsiasi client SSH) e …
La settimana scorsa, parlando con gli amici, è saltata fuori questa questione: la sicurezza online. Come tutti sapete internet offre grandi benefici, tuttavia il pericolo è sempre dietro l'angolo. E per quanto mi sia difficile concepire ci sono ancora moltissimi individui che cascano come polli alle più banali trappole. In quest'occasione però vorrei spostare l'attenzione su un altro argomento, al di fuori di phishing e truffe in generale. La sicurezza online è solo una responsabilità dell'utente finale? Io dico di no, e spero che la maggioranza sia d'accordo con me. Molto spesso sempre su internet troviamo articoli e dépliant informativi riguardanti la sicurezza, ma tutte quelle regole d'oro offerte vengono annichilite quando l'anello debole, invece di essere l'utente, è colui a cui diamo le nostre informazioni. Dobbiamo pensare che ogni volta che ci registriamo su qualche sito e inseriamo la nostra mail, password e i nostri dati personali queste informazioni finiscono dirette su un database. Se questo database è vulnerabile perchè il gestore del servizio presta poca attenzione alla sicurezza non c'è articolo sulla sicurezza che possa salvarci. La colpa non è di certo nostra, però intanto i nostri dati sono in mano a persone non autorizzate, ancora peggio se …
Ieri sera ero alla ricerca di un modo semplice e veloce per estrarre una traccia audio da un video. La voglia di installare nuovi programmi era pari a zero e quindi mi sono affidato ad un software immancabile nel nostro HD (o SSD :D) VLC. Con soddisfazione ho scoperto che questa operazione è fattibile ed anche semplice da eseguire. Semplicemente andiamo in Media -> Apri (avanzato) (Ctrl + Shift + O). Premiamo aggiungi e selezioniamo il file sul qualche vogliamo effettuare l'operazione di "estrazione". 😀 Dove c'è il pulsante "Riproduci" premiamo la freccietta verso il basso e premiamo su "Converti". Ora selezioniamo la cartella nella quale verrà salvo il file e inseriamo il nome con relativa estensione, nel mio caso .mp3. Appena sotto selezioniamo il profilo: Audio - MP3. Premendo il pulsante appena a destra è possibile modificare le impostazioni di codifica, come la frequenza di campionamento, bitrate, canali, ecc. A questo punto premiamo "Avvia" e attendiamo il completamento dell'operazione. 😉 …
Penso che la maggior parte dei miei visitatori conosca CCleaner (se non lo conoscete provate a googlarlo, lo troverete sicuramente un software interessante). Questo software è stato per la maggior parte un software di tipo consumer, adatto ai PC di casa o in quelli dei piccoli uffici. Recentemente però Piriform, società che sviluppa CCleaner ed altri software di ottimizzazione del PC, ha introdotto la versione a pagamento di questo software che va ad accaparrarsi il mercato enterprise, e lo fa mettendo in campo CCleaner Network Edition e CCleaner Network Professional. Queste due versioni non sono altro che la copia "centralizzata" del classico CCleaner. Adatto quindi ad un realtà aziendale in cui sono presenti decine e decine di computer, se non centinaia. Le funzionalità sono identiche a quelle offerte dalla versione gratuita. La versione professional invece introduce, oltre alla pulizia del PC, anche la possibilità di effettuare defrag in remoto. Ho avuto il piacere di provare questo software per un breve periodo, e ne sono rimasto soddisfatto. Ovviamente una piccola impresa non ha nessun vantaggio nell'investire qualche centinaio d'euro o più per avere le funzionalità di CCleaner su tutta la sua rete informatica (soprattutto in Italia dove l'investimento nell'IT non è …
Il mondo sta diventando cloud, e io non sono da meno. Google Drive è la risposta di Google a Skydrive, Dropbox e simili. Oggi però non vi voglio tediare in spiegazioni e considerazioni varie, vediamo come mappare la cartella di Google Drive come unità di sistema. Per prima cosa abbiamo bisogno dell'utility Google Drive scaricabile da questo sito. Terminata l'installazione e autentificato il nostro account Google verrà creata una cartella Google Drive nella nostra cartella utente. Per intenderci quella che contiene le cartelle: Documenti, Download, Preferiti, Immagini, Musica, ecc. A questo punto tutto il contenuto della cartella "Google Drive" sarà sincronizzato in cloud. Ora però vogliamo mappare quella cartella in modo che ci venga mostrata come unità di sistema. Per far ciò utilizziamo il comodo software Visual Subst disponibile sia come installer sia come binary. Una volta installato o eseguito basterà inserire il path della cartella Google Drive e assegnare la lettera. Premete sul pulsante + e il gioco è fatto. DONE! Buon cloud a tutti 😉 …
Chi legge i miei post sa che da tempo per me è consuetudine utilizzare le chiavette USB per installare sistemi operativi o semplicemente per utilizzare delle ditribuzioni live di Linux. Oltre ad essere molto più veloci in termini di latenza e transfer rate rispetto ad un normale CD o DVD, le chiavette evitano di masterizzare mille mila supporti ottici, che inequivocabilmente diventeranno vecchi nel giro di poco e finiranno del dimenticatoio. Molto meglio invece avere una o due chiavette di scorta (tanto ormai te le tirano dietro) adatte a questo scopo. Proprio l'altro giorno mi sono imbattuto in un post davvero interessante su uno dei blog che seguo. Viene spiegato come installare l'hypervisor ESXi tramite chiavetta usb, utilizzando unetbootin. E senza indugi vi rimando al post originale, ecco il link. 😉 …