Sulla scia di questo post, scrivo ciò che segue. VMware sarà comodo, efficiente e tutto quel che si vuole, però ha un unico grande difetto: non è freeware. Per questo, coloro che dovessero trovarsi nella situazione di emulare un OS sporadicamente sceglierebbero senza ombra di dubbio Oracle VirtualBox. Il semplice script che segue non fa altro che attivare VirtualBox e la sua interfaccia di rete. Questo programma a differenza di VMware non necessita di mille mila servizi attivi per funzionare. Una volta scaricato il file vi basterà disattivare l'interfaccia di rete di VirtualBox. '/* ' * This script starts ORACLE VirtualBox and NET interface. ' * Prerequisites for this script: ' * Modify: Disable "VirtualBox Host-Only Network" network interface ' * ' * written by Andrea Giacomin. http://www.badalis.it ' */ Lo script lo trovate qua sotto ed è stato testato sulla release 4.0.8. Good Virtualization 😉 UPDATE 26/05/2011 23.37 Per una semplice questione di estetica potete riporre lo script nella cartella di VirtualBox, in seguito creare un collegamento ( dello script ) sul desktop, o dove preferite. E dato che ci siete, potete dare al collegamento la stessa icona di VirtualBox da Proprietà -> Cambia icona. Diciamo che questo è …
Autore: Andrea Giacomin
Dalla versione CS4 di Adobe Premiere è possibile effettuare la trascrizione audio ( o speech to text ) in modo semplice e veloce. Al momento dell'installazione è disponibile un unico preset, quello della lingua inglese. Per trascrivere dialoghi in italiano è necessario scaricare il pacchetto di analisi audio per la lingua italiana, disponibile a questo indirizzo. Oltre all'italiano sono disponibili anche altre lingue: francese, tedesco, giapponese, spagnolo e koreano. Scaricare il pacchetto che coincide con la versione di Premiere Pro in vostro possesso ( CS4, CS5 o CS5.5 ) ed installatelo. Ora siete pronti per effettuare lo speech to text. Tutto bello fino adesso, no? Col cavolo invece, quei geni dell'Adobe hanno pensato bene di metterci i bastoni tra le ruote. Infatti questo formidabile strumento di trascrizione esporta l'audio in testo ( con i relativi timecode ) come metadati. Ora una persone con un briciolo di intelligenza e con un minimo sforzo mentale direbbe: "Nei metadati ho tutta la trascrizione audio, con i timecode, quindi i sottotitoli sono abbastanza facili da creare". Ed invece no, quelli dell'Adobe hanno ritenuto più utile utilizzare questi dati per effettuare la ricerca di parole specifiche nei video. Sono il primo a dire che non …
Oggi vi voglio consigliare due prodotti per Adobe PhotoShop. Il primo è TopazLabs ed il secondo Alien Skin. In realtà non sono due prodotti sono due società che producono un set di plugin compatibili con le ultime versioni di PhotoShop. Questi plugin rendono veloci delle operazioni che altrimenti impiegherebbero diverso tempo. Tuttavia i plugin non sono freeware hanno un costo, e che costo, probabilmente tutti assieme costano più di PhotoShop stesso. Ma non disperate, sia TopazLabs che Alien Skin mettono a disposizione delle versioni trial per tutte i prodotti ( sia Mac che Win ), e dopo il trial... avete capito 🙂 Dategli un'occhiata, potete trovare plugin per ridurre il rumore, ottimizzare le immagini, simulare l'effetto sfuocato e molti altri. Sicuramente gli appassionati del genere li gradiranno. 😉 …
Torno brevemente sull'argomento pyLoad. Come avevo fatto notare in questo post, il problema principale della tip version è il continuo numero di release che vengono rilasciate. Dato che pyLoad è un progetto comunitario, ci sono sempre degli utenti che modificano i sorgenti, per quanto piccole che siano le modifiche. Fortunatamente per noi, utenti finali, pyLoad utilizza il sistema di controllo delle versioni distribuite Mercurial. Con un comando quindi saremmo in grado di aggiornare facilmente pyLoad all'ultima versione. Innanzitutto dovrete installare Mercurial da QPKG con il seguente comando: $ ipkg install py26-mercurial Ora andiamo in /opt ( un semplice link che porta alla cartella /share/HDA_DATA/.qpkg/Optware/, nel mio caso ) e creiamo una cartella per i sorgenti di pyLoad. $ cd /opt $ mkdir pyloadcore ( potete chiamarla come preferite ) $ cd pyloadcore A questo punto usiamo lo strumento mercuriel per clonare i repository di pyLoad: $ hg clone https://bitbucket.org/spoob/pyload A download terminato, se è la prima volta che date questo comando, dovrete fare il setup come indicato nel mio vecchio post. Modificate anche lo script per l'autostart con il nuovo path e dovreste essere apposto. Se avevate un'installazione precedente la potete tranquillamente eliminare con: $ rm -r <nome-cartella-pyload> Quando vorrete …
E siamo al quarto Google I/O. Anche quest'anno l'intera conferenza, ed anche i singoli eventi, sono stati seguiti in diretta web sull'apposito canale di YouTube: GoogleDevelopers. Qui sotto vi propongo solo le due conferenze più importanti: Oltre a questi due, sul canale linkato sopra sono presenti moltissimi altri eventi, alcuni interessanti altri un po' meno. Io ovviamente non li ho guardati tutti, in totale saranno più di 24 ore di video, ne ho seguiti qualcuno solo per curiosità personale. 😀 …
Freaks! webseries all'italiana comparsa su YouTube un mesetto fa. Prima di scrivere questo post e dare qualche giudizio ho ritenuto opportuno aspettare e guardare qualche episodio in più, oltre che al pilot. Al momento siamo alla quarta puntata e penso di essermi fatto un idea chiara di questa serie. Ma prima di tutto vorrei sottolineare il fatto che mi ritengo di parte, io sono un gran appassionato di sci-fi e questa serie trae le sue basi proprio da due serie che ho particolarmente apprezzato: Heroes e Misfits ( la terza stagione dovrebbe arrivare per autunno di quest'anno ). Detto questo non posso che non apprezzare questa webseries. Personalmente la ho apprezzata molto, diciamo che oltre al classico tema in stile Heroes e Misfits troviamo idee originali che caratterizzano la serie e le danno un'identità. Quindi non stiamo parlando di una copia o una parodia di queste due serie. Oltre a questo è d'obbligo menzionare il fatto che l'intera produzione è in mano a giovani ragazzi che non lavorano per una casa produttrice e per tanto non sono retribuiti, l'intero progetto si basa sulla volontà e lo spirito di realizzare la prima webseries italiana. Ed i risultati si vedono, Freaks! è praticamente sempre …
Nel post precedente ho spiegato come installare pyLoad, nello specifico su un NAS QNAP. Il programma tuttavia può essere installato su qualunque server domestico avente come OS win, mac o linux. Potreste installarlo anche sul router se utilizzate openWRT o simili. Già da questo si può capire che è uno strumento molto flessibile e potente. In più, dopo qualche giorno di utilizzo, debbo dire che si comporta egregiamente. L'interfaccia web è molto ben fatta e semplice da usare, dopo qualche smanettamento se ne capiscono subito tutti i segreti, oltre a questo, sfrutta anche l'AJAX per una consultazione più rapida ed intuitiva. Il demone pyLoad poi non è per niente vorace di risorse, nè CPU nè memoria RAM. Ovviamente il momento più duro per il serverino domestico è la procedura di unrar o unzip, facilmente disattivatile dal menù di configurazione C'è tuttavia qualche problema. Il primo è legato alla remote GUI scritta in python per Windows. Nella fortunata ipotesi di instaurare una connessione tra client e server, questa applicazione divorerà la vostra CPU, portandola ad un utilizzo costante del 50% ( anche se il programma è apparentemente in IDLE ). Questo con Windows 7 x64. Oltre a questo c'è il fattore …
pyLoad non è altro che una specie di Jdownloader ( ossia un gestore di download ) scritto in python. La sua più grande forza è la versatilità, è infatti installabile su Windows, Mac e Linux, quest'ultimo ci permette di installarlo anche su Android, su router e su NAS ( nel caso specifico un QNAP TS-119P+ ). DISCLAIMER: La guida seguente ha un intento puramente didattico, da per scontato la conoscenza dei comandi base e dell'utilizzo di un client SSH. Non mi prendo quindi nessuna responsabilità nel caso di danneggiamento dell'apparato o della perdita di dati accidentale. PREREQUISITI: Optware da QPKG, SSH abilitato ed un consiglio: leggete tutto prima di cimentarvi. 😀 Ricordo inoltre che su NAS aventi più bay la cartella di mount cambia, nel mio caso ad esempio questa è /share/HDA_DATA. NOTA: Se volete accedere alla cartella dei file scaricati da pyLoad tramite FTP o web file manager dovreste far puntare il parametro "configdir" ad una cartella condivisa. Ad esempio la cartella Download. Oppure se preferite potete crearne una ad-hoc. NOTA: Potete integrare questa guida con questo post, in cui si spiega come effettuare l'aggiornamento della TIP versione da Mercurial. L'installazione manuale della versione 0.4.5 credo sia solo per i …
Un breve comunicato, che a mio avviso dovrebbe essere scritto a caratteri cubitali ( ed invece non lo è ), se state facendo l'upgrade della Adobe Master Collection dalla versione CS5 all'ultima nata CS5.5 abbiate prima la decenza di eliminare in toto la versione vecchia. Eggià Adobe, mi ha un po' deluso. Invece di mettere una checkbox e rimpiazzare la vecchia versione, CS5.5 sarà un'installazione separata. Vi troverete quindi con i software della versione CS5 e CS5.5 sullo stesso computer, un po' inutile a mio avviso. Subito ho pensato che CS5.5 andasse a rimpiazzare la vecchia versione, come d'altronde, già succede in Adobe Lightroom. Ed inoltre vi sconsiglio di fare questa mossa: installare la CS5.5 e poi disinstallare la CS5. Quest'ultima operazione cancellerà anche alcuni componenti condivisi, questo vi obbligherà a reinstallare la CS5.5. …
Oggi per l'ennesima volta mi sono trovato per le mani un netbook, nella fattispecie un Asus EeePC R101D equipaggiato con CPU Intel Atom N455 Pineview e 1 GB di RAM. Comincio già con il dire che la mia considerazione verso questa tipologia di computer è veramente bassa ( e parlo da possessore di netbook HP mini 311c ). Le prestazioni sono a dir poco infime, non sono necessarie neanche per un gestire un po' di multitasking e tutte le operazioni hanno tempi di risposta a dir poco secolari. In più, tanto per cambiare, le varie case produttrici ci caricano su talmente tanti software personalizzati che a mala pena il computer si accende. Io col cavolo che aspetto 3 minuti per far accendere un computer. Ed ecco il genere di cavolate che si trovano al primo avvio di un netbook: antivirus che manco funzionano perchè in prova, dock che vanno a consumare quella poca RAM che il computer ha, versioni di Office in prova che poi ti tocca disinstallare e moltissime altre utility a dir poco inutili. Ora io capisco se mi ritrovo questa "lista della spesa" su un nuovo computer con Intel i7 Sandy Bridge, ma su un Atom è …