Supremo: il remote desktop diventa semplice e gratuito

Avete mai sentito parlare di Supremo? Si tratta di un semplice e gratuito ( per ora ) software di remote desktop che ci permette di controllare un PC remoto tramite un protocollo sicuro. Non si tratta di una novità, ve ne potrei elencare a bizzeffe. Il funzionamento è simile a quello di TeamViewer o AmmyAdmin. Supremo non ha bisogno di regole NAT impostate sul firewall o configurazioni particolari, si avvia e si è subito pronti. E' addirittura no-install. Dai test che ho portato a termine questo software potrebbe fornire una valida alternativa ai due programmi citati poco fa. TeamViewer funziona perfettamente ed è un ottimo programma, peccato che abbia un prezzo non da poco. Parliamo di 500€ per un sola licenza ( che non vale per le major release ). E' utilizzabile anche gratuitamente, anche se il prezzo da pagare è alto. Innanzitutto ad ogni sessione ci compariranno avvisi e pubblicità inerenti all'acquisto della licenza del software. La cosa peggiore è ogni tanto il programma potrà buttarci fuori dalla sessione di controllo remoto e non farci più loggare per un tot di tempo. Lo stesso dicasi per AmmyAdmin che ci da a disposizione una trentina d'ore d'utilizzo al mese. Supremo

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Logitech Harmony One: un telecomando per domarli tutti

Questo telecomando è il vero corrispettivo dell'Unico Anello quando si parla di controllare dispositivi elettronici. Si tratta di uno dei prodotti di punta della casa svizzera. Le info complete e il prezzo sono disponibili a questo indirizzo. Come potete vedere il telecomando, seppur universale, costa la bellezza di 149€. Questo ovviamente è dovuto alla presenza di numerose features che ridicolizzerebbe un classico telecomando Melliconi. Basti pensare che il database di tutte le possibili configurazioni non risiede sul telecomando ma sui server Logitech, questo ci da la possibilità di trovare praticamente qualsiasi dispositivo senza nessun problema. E nel raro caso in cui la configurazione non fosse presente è possibile "far imparare" al nostro Harmony i codici IR per comunicare con l'apparecchio utilizzando il telecomando originale. Io lo ho preso sul sito della Logitech qualche giorno prima delle feste natalizie, grazie ad uno sconto di quasi 60€. Ho avuto un bel po' di tempo per provarlo e ora vi voglio raccontare le mie impressioni. Nel globale le mie impressioni sono tutte positive soprattutto per il fatto che il dispositivo è aggiornabile. E questo fa si che l'Harmony One appena scartato non sia già vecchio. E penso che ai giorni nostri questa sia

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FATE I BACKUP!

Ieri è stata una giornata allucinante! Il consiglio spensierato che vi do oggi è questo: fatevi sempre copie di backup dei file che utilizzate maggiormente! Qualcuno potrà obbiettare e dirmi che è il consiglio più ovvio di questo pianeta. Bhe non lo è! Una delle cose che ho capito dal mio lavoro è che gran parte della gente è ignorante in materia e ovviamente nelle loro teste non potrà mai capitare un'imprevedibile rottura dell'HD! Ora vi dirò una cosa shockante, gli HD si possono rompere, come tutto il resto delle apparecchiature elettroniche. Ma torniamo alla mia giornata. Che comincia veramente male, salta l'HD di un server particolarmente importante. Ovviamente il server aveva un RAID, quindi i danni sono stati limitati. Gli altri 4 HD che sono arrivati nelle ore successive invece non vantavano di questa feature. Ed uno in particolar modo conteneva dati di vitale importanza. La questione dei backup va ovviamente contestualizzata. Nell'ambito privato diciamo che nella maggior parte dei casi non è importante. Al massimo si tiene una copia dei file più importanti in una chiavetta o in un supporto ottico. In un ambiente lavorativo d'altro canto i dati vanno ridondati! Bisogna sempre raggiungere un giusto compromesso tra

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Dirpy, un servizio carino per scaricare audio/video dal tubo

Ormai servizi di questo tipo spuntano come funghi. Dirpy però si distingue per la sua completezza. Dirpy ci permette di scaricare i video, anche ad alta definizione, o solamente l'audio ( anche questo ad alta definizione se presente ) di un video hostato su Youtube. Possiamo addirittura estrapolare uno spezzone di traccia audio, particolarmente utile nel caso si voglia isolare solo la traccia musicale dal resto. Provatelo 😉 P.S. Sì lo so è un post breve-breve-breve ma in questo periodo sono veramente "cotto". =(

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Dell questa non dovevi farmela

Oggi sono parecchio infuriato con la Dell, soprattutto con la divisione notebook. Sono sempre stato un sostenitore Dell, sfornano ottimi prodotti a prezzi davvero ottimi. Quella di oggi però li ha fatti cadere veramente in basso. Mi sto riferendo al monopolio sugli alimentatori che la Dell detiene. A differenza di tutte le altre marche la Dell equipaggia i proprio alimentatori con un sistema che invio un segnale alla scheda madre, facendogli capire che l'alimentatore è genuino Dell. Gli alimentatori universali non Dell non sono progettati per fare questo e quindi il sistema rileva che è alimentato da un componente non originale Dell. Partono quindi le contromisure! Per prima cosa la batteria non viene ricaricata. Questo ci può anche stare nel mio caso, tengo l'alimentatore originale Dell a casa e quello universale in borsa per quando esco. Quello che però non tollero assolutamente è che la scheda madre mi castri il processore perchè non c'è la scritta Dell sull'alimentatore. Questa è inaccettabile, vedersi la cpu andare a 700 e rotti MHz. Ora qualcuno dirà: "prenditi quello originale pirla allora!". Questo in parte è giusto, peccato che quello marchiato Dell costi quasi 80€ e molto probabilmente fa più schifo di quello marchiato

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Wake On LAN con Windows

Poco tempo fa ho parlato di come effettuare l'operazione di Wake On LAN via Fing su smartphone Android. Oggi invece vi voglio far vedere come effettuare la medesima operazione su Windows. Ho da poco cablato l'intera casa su rete Gigabit, e il WOL ( Wake On LAN per gli amici ) torna davvero utile, soprattutto se su tutti i computer della casa è presente VNC. L'avvio da LAN avviene per mezzo dei cosiddetti Magic Packet, uno speciale frame che quando rilevato dalla scheda di rete fa accendere il computer. Per inviare questi pacchetti esistono molteplici soluzioni. Una ad esempio è mc-wol. Inizialmente la mia idea era di usare questa integrandola con un semplice script VbScript, poi ho semplicemente pensato: "Posso scriverla io?". La risposta era ovviamente Sì. Mi sono quindi messo a cercare in cosa consistono fisicamente questi magic packet e ho scoperto che sono dei semplicissimi pacchetti costituiti dalla seguente struttura: Ossia da FF FF FF FF FF FF seguiti da 16 volte il MAC Address della macchina da avviare. Ora qualcuno si chiederà perchè il MAC Address debba essere ripetuto per ben 16 volte. E' semplicemente un metodo di sicurezza per evitare che accidentalmente durante, ad esempio, un

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Spostare i commenti in WordPress

Con dispiacere ho appena constatato che WordPress non permette di manipolare i commenti in maniera completa. Infatti non è possibile spostare in modo semplice e veloce un commento di un utente da un post ad un altro. Può succedere che qualche utente poco curante scriva un commento ad un post su un post che non centra proprio una mazza con il commento scritto ( provate a ripeterlo 10 volte velocemente 🙂 ). Come tutto esiste una soluzione, che però ci costringe a sporcarci le mani. Dovremmo infatti mettere mani al database MySQL di WordPress per cambiare l'id a cui il commento fa riferimento e sostituirlo con l'id del post su cui vogliamo farlo comparire. Niente di impossibile! Per prima cosa dobbiamo loggarci in phpmyadmin (( o qualsiasi applicazione che normalmente usate per interfacciarvi con il db. La guida la faccio ruotare intorno a phpmyadmin dato che è usato nel 99% degli hosting. )) e identificare il database di WordPress. La prima mossa è trovare l'ID del post sul quale vogliamo spostare il post. Apriamo quindi la tabella wp_posts e tramite il nome troviamo il post. Potete avvalervi della funzione ricerca e delle clausole LIKE per facilitarvi il compito. Una volta

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Ninite: tutto il software in pochi click

Oggi vi voglio parlare di Ninite.com, un servizio che può tornare veramente utile. Molte volte mi trovo nella posizione di installare i software di utilità generica, al cliente non si può mica consegnare un PC con niente installato. =) Ninite in questi casi è una manna dal cielo, in quanto ci permette di automatizzare il processo d'installazione delle utility. Sostanzialmente quello che fa è creare un batch di installazioni con i parametri d'installazione già preimpostati. Questi ovviamente escludono a priori il setup di toolbar e bloatware vari. Quello che si vuole per un'installazione il più pulita possibile. Il servizio è free e di facile utilizzo. Basta andare all'indirizzo ninite.com e mettere la spunta sulle utilità che si vorranno installare. Una volta terminata la procedura di selezione basterà premere su Get installer e ci verrà proposto il download di un file .exe che avrà come nome tutti i software che avremo scelto. A questo punto basterà eseguirlo e attendere il completamento dell'installazione. Ci tengo a far notare che sotto al pulsante "Get installer" è presente un altro link che ci consentirà di consigliare un software da inserire nella lista di quelli supportati da Ninite. Di Ninite esiste anche un versione pro,

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Buone feste!

Colgo l'occasione per augurare a tutti i nostri visitatori e alle proprie famiglie un Buon Natale e Buon Anno 😉 Lo staff di Badalis.it. Ci si rivedere il prossimo anno 😉

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Installare e utilizzare pyLoad con Windows

Dopo le guide su come installare pyLoad su QNAP voglio concentrarmi su come utilizzarlo in Windows. D'altronde non tutti hanno a disposizione un NAS o un router adatto su cui far girare questo programma. INSTALLAZIONE L'installazione è relativamente semplice. Dopo aver prelevato il pacchetto da questo indirizzo basta estrarlo in una cartella. Non è necessario alcuna installazione. Una volta scompattato l'archivio basterà eseguire il file Setup.exe e premere il pulsante "User Management". Si avvierà un prompt dei comandi in cui sono disponibili alcune opzioni. Noi dobbiamo scegliere la prima, digitando 1. Questo ci permetterà di creare un utente per poter interagire con il programma. Come nome utente diamo il nome "admin" e come password quello che volete ( per ragioni di sicurezza la password non verrà visualizzata sul prompt ). Ora digitiamo 4 per uscire. Terminata questa fase possiamo avviare il programma eseguendo il file pyLoadCore.exe. Si aprirà anche in questo caso un prompt, che non deve essere chiuso. La chiusura comporterà lo spegnimento del programma. Nel caso comparisse un warning dal firewall di Windows bisogna necessariamente consentire il processo. L'interazione non viene fatta dal prompt ma dal browser. Apriamo quindi un qualsiasi browser, che sia Chrome, IE, ecc.. e

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